Tradizione
L’arte orafa fiorentina, praticata fin dall’età medievale, raggiunse il massimo splendore in età rinascimentale. Queste tecniche tradizionali tramandate caratterizzano e contraddistinguono tutt’oggi Firenze. L’oreficeria infatti attraversa tutto il centro storico fiorentino, unendo il Ponte Vecchio e le sue gioiellerie all’Oltrarno con i suoi laboratori orafi artigianali, passando per le collezioni di Palazzo Pitti.
Innovazione
In questa collezione i gioielli di NAA-Studio sono stati ispirati dalla tradizione orafa fiorentina, unita alla visione contemporanea: “I primi pezzi di questa collezione sono nati ai tempi dei miei studi a Le Arti Orafe (2008). Non esiste un vero e proprio filone filosofico che le guidi. Non sono altro che semplici “esercizi di stile” alla Raymond Queneau”.
NAA-Studio, nonostante l’utilizzo delle tecniche della tradizione orafa fiorentina, riesce a svincolare i suoi gioielli dai limiti convenzionali dell’estetica e del concetto di prezioso e portabilità, offrendo oggetti unici, che sono la perfetta fusione tra le origini formative di artigianato tradizionale e l’innovazione tecnologica dei procedimenti produttivi coltivati negli anni dalla sua creatrice.
La lavorazione
La collezione è caratterizzata dall’utilizzo di due tecniche principali, il traforo e l’incisione a bulino. Il traforo è una tecnica artigianale che consiste nel forare, seguendo un disegno, sottili lastre di metallo, mentre l’incisione a bulino, è un tipo di incisione artigianale praticata a mano con il bulino, uno strumento di acciaio a punta.
NAA-Studio alterna l’oro all’argento, sostituisce le classiche fasce alla “buccellati” con vele, piani talvolta paralleli e altri tangenti, gli spigoli vengono sostituiti da forme tondeggianti. Le lastre, tradizionalmente traforate e incise geometricamente o secondo il tema dei girali fiorentini, coesistono sullo stesso oggetto in cui sono proposte texture più ruvide e indisciplinate, come le superfici graffiate.